Ci sono cose che le bambine proprio non sopportano, fanno mal volentieri spesso sfidandoti come piccole guerriere.
A leggere la classifica qui sotto si tratta di cose che fanno anche un po’ ridere, ma che per loro rappresentano a volte una vera e propria tragedia.
In molte di queste ho ritrovato me stessa bambina, la difficoltà a spegnere la tv, a riordinare, ad alzarsi presto la mattina (a dire il vero questa non l’ho mai superata).
Ecco la mia personalissima lista in ordine di priorità:
1. spegnere la tv
non poteva che occupare il primo posto. Guarda caso noi mamme crudeli arriviamo sempre nel momento topico, tipo quando le Winx stanno sconfiggendo Tritannus per la trentesima volta, quando LingLing dichiara il suo amore a Travis, o quando la dottoressa Peluche sta salvando la vita a Bianchina con una puntura che farebbe addormentare un cavallo. Ecco in quel momento in cui tu dici “Forza Giorgia, adesso spegni che si va a nanna” ecco in quel preciso istante inizia la fase di contrattazione. E tu cedi sempre.
“Mamma ascolta devo dirti una cosa (pausa per richiamare la mia attenzione): dai ti prego ancora cinque minuti”. Beh, cinque minuti possono essere concessi se si tratta della vita di Bianchina. Ma dopo i 5 minuti le suppliche diventano lamenti strazianti “mamma ancora un minuto, ti prego ti prego ti prego”. E finisce che, prendendoti per sfinimento, la tv rimane accesa ancora 10 minuti.
2. mettere in ordine
al secondo posto ho messo l’odio per il riordino.
Non ho mai capito come faccia a tirar fuori con facilità tutti quei giochi, e poi improvvisamente diventare pigrissima a metterne via anche uno solo.
“Mamma mi aiuti?” è il suo mantra. Oppure: “Mamma mi sento così stanca, credo andrò a riposare un po’”, salvo alzarsi dal letto dopo 10 minuti fresca come una rosa per rimettersi a giocare.
Capisco che spesso al disordine abbiano contribuito notevolmente anche le sorelline, ma a due anni è già difficile capire cosa sia riordinare. E’ invece chiarissimo già a quell’età il significato di entropia, con le sue declinazioni.

3. essere pettinate
la mia Rapunzel odia essere pettinata. E’ una croce ogni mattina spazzolarle i capelli e raccoglierli in una coda di cavallo.
Basta che mi veda con la spazzola in mano e lei è già tutta in tensione “Ahi ahi mamma” con delle smorfie da attore drammatico. Quando trovo qualche nodino e tiro un pochino allora scappa, e io dietro con la spazzola ormai persa nella sua chioma intricata. Non serve balsamo. A lei i capelli si annodano anche solo a guardarli.
4. ubbidire alla mamma e al papà
In questo lei è una vera furbastra. Se le dico di fare una cosa che proprio non le va giù, cerca il supporto del papà. Gli si avvicina come una gatta, e mentre con la vocina dolce gli parla, si fa concedere l’esatto opposto di quello che io fino ad un momento prima ho negato. Spostando quindi la negoziazione non più sul “si può o non si può fare” ma sul “SI FA. Adesso stabiliamo un tempo ragionevole”.
5. uscire dalla vasca dopo il bagnetto
quando era più piccola adorava fare il bagnetto nella vaschetta . La riempivo di acqua tiepida e schiuma, e dopo averla immersa ci divertivamo a tuffare un sacco di animaletti gommosi nell’acqua, recuperandoli sotto la schiuma. Rimaneva lì fino a che l’acqua era ormai fredda, disperandosi quando la prendevo e la tiravo fuori per asciugarla. Oggi che la vaschetta è diventata piccola le faccio la doccia, molto più pratico e veloce quando devi lavarne tre.
Ma a lei piace molto rimanere immersa nell’acqua e a volte la lascio giù in ammollo. La tolgo di peso, quando le dita iniziano ad essere talmente raggrinzite da non poter ritardare ulteriormente la fine del bagnetto. Oggi come ieri la disperazione nel momento esatto in cui la sollevo, è la stessa.
Continua…
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