Alla ricerca della luce fioca

Ci sono cose che possono rivelarsi davvero utili per le mamme, sia che il figlio sia uno solo sia che ne arrivino due in un colpo. Oggi ne presento tre: la prima scoperta per caso, la seconda un regalo, la terza prestata da un’amica.

La lucetta per la notte 

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Quante volte sarà capitato anche a voi di dovervi alzare la notte per calmare un pianto, allattare, o semplicemente controllare quel respiro strano che aspetta che vedo che non stia soffocando.
Non è che ogni volta uno possa accendere la luce della camera e illuminare a giorno la stanza solo per un controllo. Eccoci allora impegnate alla ricerca della luce fioca, non troppo ma non troppo poco, questa avrà troppi watt, quest’altra farà una luce calda o fredda?
Con Giorgia avevo comprato una di quelle lucette fisse di colore blu da inserire tutta la notte nella presa.

Comoda ma col tempo era diventata fastidiosa, mi sembrava di non riuscire a riposare bene quelle poche ore di sonno profondo. Con Giulia e Sofia ho scoperto questa della Philips che sembra un bicchiere ma ha l’effetto di una candela (vi giuro che una volta un’amica furba ha cercato di spegnerla soffiandoci sopra), quindi una luce tenue, che aumenta e cala intensità come una candela. Si carica nella presa per qualche ora poi la si tiene sul comodino, tra i cuscini, dove volete voi. Si accende/spegne semplicemente girando il bicchiere, ha un prezzo molto contenuto, ed è resistentissima.
Io l’ho usata fin dalla nascita, e anche ora che le bambine hanno quasi due anni la sto usando ancora. Se ho bisogno di alzarmi o semplicemente per rasserenarle di notte quando si svegliano  e temono il buio, l’accendo quel tanto che basta.

Il portavivande termico

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Il periodo dello svezzamento coincide per una mamma in una graduale ripresa della vita sociale. I pasti sono più distanziati, ci sono più ore di autonomia tra una pappa e l’altra e questo ci  permettere di organizzare qualche uscita.
Uno dei regali più utili che io abbia ricevuto da quando sono mamma è il portavivande termico in acciaio inox. Ce ne sono tante versioni in commercio, la mia è semplice, con il coperchio da impugnare e due vasetti interni.
Si prepara la pappa, la si versa ancora calda nei vasetti si chiude il portavivande e si infila in borsa con due cucchiaini e il gioco è fatto. Ovunque siate, all’ora di pasto si estrae il primo contenitore (l’altro intanto rimane ancora al caldo) e si imbocca il nostro pargoletto, direttamente dal passeggino, se non trovate sistemazione migliore.
I barattolini possono essere lavati in lavastoviglie, se avete due gemelli un vasetto a testa, se è un figlio solo potete farlo mangiare come un principe, una pietanza nel primo vasetto ed una seconda nell’altro. Semplice, comodo e a beneficio della vostra autonomia…

Il cuscino per l’allattamento

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Con Giorgia non l’ho mai utilizzato, non ne ho avuto l’esigenza. Ma con Giulia e Sofia guai esserne senza. Per l’allattamento contemporaneo di entrambe è stato indispensabile. Scriverò un post specifico su questo.
Ma il cuscinone è comodo anche per altri motivi. Durante la gravidanza è un sostegno per la schiena e utilissimo di notte, in mezzo alle gambe, per trovare una posizione comoda per riposare meglio. È avvolgente, pratico, comodo.
Il bimbo si addormenta vicino a noi nel lettone, cosa ci metto per evitare che cada dal letto? Il cuscinone. E’ un utile sostegno  quando ancora non riesce a sedersi, o durante il sonno per sentirsi avvolto in un abbraccio.
In commercio esistono vari tipi, forme, imbottiture. Io l’ho scelto a serpentone per l’esigenza di gestirmi le gemelle, ma per un figlio solo può essere comoda anche la sola ciambella che è meno floscia e sorregge di più.

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