L’albero volante per piazza San Pietro

Non ho mai visto un asino volare ma un albero sì, o meglio, ho visto volare un Albero di Natale.
Non un abete qualsiasi, e nemmeno uno tanto piccolino.
Ho visto volare un Abete rosso di 25 metri, sostenuto da un elicottero della marina militare.

albero di Natale

Partiamo dal principio.
Ogni anno viene donato un albero al Papa che viene posizionato in Piazza san Pietro durante il periodo natalizio. Illuminato da tante lucette e addobbato con sfere variopinte, l’albero viene visto non solo dai romani e dai tanti turisti che arrivano nella capitale, ma in tutta Italia e nel mondo intero. Motivo di orgoglio per chi dona l’albero, non a caso per farlo bisogna prendere il numerino come al supermercato.

Quest’anno l’albero arriva da un piccolo comune del Trentino, Scurelle in Valsugana, un paese di 1500 abitanti a 40 km da Trento, un paesino grazioso con una vasta zona montana, il Lagorai, ricca di abeti, di ruscelli, di laghi, di mucche che pascolano nell’erba verde, di formaggio preparato in malga.
Di sentieri che si snodano nei boschi e si inerpicano fin sulle vette, di silenzi, di lentezza, di pace.

albero
L’albero dicevo.
Domenica 13 novembre è stato tagliato e posizionato su due cavalletti di sostegno e nella stessa giornata i bambini della scuola elementare del paese hanno piantato 40 piccole piantine di abete rosso e larice nel prato non lontano. Un gesto simbolico perché ci hanno insegnato che dal bosco si può togliere ma si deve anche dare.

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La settimana successiva da Viterbo si è alzato in volo un elicottero dell’aviazione militare. Un signor elicottero, a doppia elica, di quelli che a guardarli ti viene un po’ di timore, perché le volte che l’hai visto in tv andava a rifornire i contingenti in Afghanistan.

elicottero marina
Comunque in questo caso il suo scopo era quello di prendere l’albero a 1300 metri di quota e di portarlo integro fin giù in paese, sorvolando il centro abitato e le sue frazioni.
Un piccolo evento per tutta la vallata.

Non tutti i giorni arriva il nostro esercito militare e con intenzioni tanto nobili.
Il sorvolo sembrava la discesa di una sorta di befana enorme e svolazzante. Sono usciti tutti, chi aprendo le finestre, chi uscendo in veranda o nel cortile di casa, tutti con il naso in su per non perdersi un volo tanto bizzarro, per poter dire “io c’ero” “io l’ho visto”.
L’albero di Natale è sceso, è stato riposizionato sui cavalletti fotografato e filmato come una grande superstar.
Stasera (21/11)  parte per Roma, dopo essere stato sistemato su un TIR che viaggerà per due notti.

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Nella mattinata del 9 dicembre la delegazione trentina incontrerà il Papa. Nel pomeriggio alle 16.30 in piazza san Pietro l’albero di Natale verrà accesso con una cerimonia ufficiale. Per l’occasione sono stati organizzati 6 pullman di “pellegrini dell’albero” a cui si aggiungerà un nutrito gruppetto di persone che arriveranno con altri mezzi nella capitale.

Ma di questo parlerò (incrociano le dita) in un futuro post, visto che abbiamo deciso di seguire l’albero di Natale anche noi…

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