Mamma, ma tu sai chi è la Befana? E perché viene con la scopa e non con una slitta come Babbo Natale?
Rieccoci. Prevedo che fra un paio di giorni Giorgia inizierà come suo solito a farmi qualche domanda, quindi mi son presa per tempo, sapendo che non si accontenterà di qualche spiegazione povera di dettagli.
E quindi: la Befana, chi era costei? E perché se ne va in giro di notte con una scopa svolazzando per il cielo con un carico di regali che, come minimo, la dovrebbe sbilanciare all’indietro, considerando che gran parte dovrebbe essere carbone per i bambini cattivelli?
Per inventarmi stavolta una risposta credibile sono partita da lontano, dai miei ricordi di quando, beata fanciulla tonta, canticchiavo senza capirci molto, questa filastrocca:
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!
Partiamo dalle cose che sappiamo. Dunque, cosa sappiamo?
Viene di notte, su questo siamo d’accordo.
E’ una vecchietta anche un po’ bruttarella visto che dare della Befana a una non è proprio un gran bel complimento.
Una vecchietta brutta che si aggira di notte. Con le scarpe tutte rotte. Rotte perché saranno consumate, a forza di girare il mondo sulla scopa. Prima contraddizione. Se vola non mette mai i piedi a terra quindi come può aver consumato la suola delle scarpe? Boh, sorvoliamo.
Col cappello alla romana. Alla romana, cosa vorrà dire? Io alla romana conosco i carciofi e gli gnocchi, di cappelli non ne ho mai sentito parlare. Ecco, mi sono già incartata nella canzone, iniziamo bene.
Mi sfugge anche in che rapporti dovrebbe essere con i Re Magi, che arrivano lo stesso giorno, e se ci sono parentele con Babbo Natale, forse è un suo lontano cugino. Magari è proprio Babbo Natale a passarle la lista aggiornata con i nomi dei bambini del mondo così da non dimenticare nessuno, perché si sa, anche la Befana è vecchierella e potrebbe avere qualche vuoto di memoria.
Avrà poi degli aiutanti come gli elfi di Babbo Natale o farà tutto da sola? E il carbone dove se lo procura? Forse vive vicino ad una miniera e va a prenderlo direttamente lì.
E la scopa ovviamente è una scopa magica, chissà se farà anche qualche piroetta scendendo giù di notte dal cielo. Data l’età non credo si conceda molte divagazioni.
Il sacco dei regali quello è un problema. Non è credibile che in un sacco solo ci stia così tanta roba per tutti. Quindi le cose sono due. O va su e giù dal cielo a intervalli regolari per riempire il sacco o si ferma da qualche parte per fare dei rifornimenti.
E poi diciamocelo.
Con Babbo Natale è tutta un’altra storia. I bambini vanno nel loro lettino emozionati al pensiero di potersi alzare di notte per incontrarlo, per stringergli la mano, per farsi abbracciare. La famosa magia della notte di Natale quando il più piccolo tonfo diventa d’improvviso il segnale che una renna si è appoggiata al tetto della casa.
Ma con l’arrivo della Befana la musica cambia. Quale bambino vorrebbe alzarsi dal lettino e incontrare una specie di mostro dal naso bitorzoluto intenta magari a scaricare carbone nella cucina?
E poi vogliamo mettere i regali che porta Babbo Natale con la fila di mandarini, bagigi e soldini di cioccolato che la vecchiarda ti lascia in un calzetto che “mannaggia papà perché non hai il piede più lungo che in questo non ci sta niente”?
Ecco, ho due giorni per prepararmi, spero che il web porti consiglio.
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!
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