Se anche voi avete bimbi piccoli condividerete con me il sano bisogno di riappropriarsi di un po’ di vita sociale.
Ripenso con nostalgia alle serate “aperitivo e cenetta a due”, quando passavi ore in bagno in beata solitudine a prepararti, uscivi e dimenticavi l’orologio. Adesso nelle rare uscite a due appena metti piede fuori casa parte il timer con il conto alla rovescia per il rientro, la preparazione in bagno si riduce ad un quarto d’ora con le pupe che ti ronzano intorno, e durante la cena ti chiedi come se la starà cavando il buon samaritano di turno che si è offerto di tenertele tutte e tre per 2 ore.
Comunque ogni tanto ci vuole. Ah sì che ci vuole.
L’alternativa è uscire tutti e cinque, prepararle tutte e tre, lavarle, vestirle, pettinarle, metti le scarpe, la giacca, dai sbrigati, metti a posto quei giochi, no Sofia non toglierti le scarpe che te le ho appena messe. Giorgia infilati il berretto, Giulia no, sul vasino ci proviamo un’altra volta.
Poi arriva la prima gita fuori porta, il giorno cioè in cui ti dici che è ora di una vacanza tutti insieme. Ce la possiamo fare. E ovviamente non una meta semplice e vicina. No, se ci muoviamo è per andare a Roma. Tutti e 5. Più passeggino gemellare e valigie, sennò è troppo facile.
In questo post parlerò degli spostamenti nella capitale, perché era una delle perplessità più grandi che avevo, muovermi con un passeggino gemellare in una città grande come Roma.
Ho cercato molto materiale in rete e, dopo l’esperienza dal vivo sono pronta a svelarvi quello che ho scoperto, specialmente su come muoversi a Roma col passeggino (gemellare).
Il treno
Siamo partiti da Trento con il Freccia Argento e in 4 ore di viaggio siamo scesi a Roma.
L’impresa è stata caricare tutto in fretta sul treno, ma poi il viaggio è andato bene, avevo uno zainetto con tanti giochi per distrarre le piccole, dai lego pezzetti grandi alle Barbie, ai libretti cartonati. Il passeggino l’abbiamo smontato (cioè lui l’ha smontato) e siamo riusciti a trovare uno spazio dove infilarlo durante il viaggio (cioè lui l’ha sistemato), all’interno della carrozza. Per la scelta dei posti a sedere meglio prendere quelli vicino alle uscite, così da velocizzare le operazioni di salita e discesa dal treno.
In carrozza 3 è disponibile un fasciatoio in un’ampia toilette, noi non l’abbiamo utilizzato, ma nel bagno di ogni carrozza ce n’è uno estraibile che si apre sopra il wc. Un po’ strettino, ma se serve almeno uno sa che c’è…
Per il biglietto, che abbiamo acquistato on line sul sito Trenitalia, abbiamo utilizzato l’offerta Bimbi Gratis che consente ai minori di 15 anni di viaggiare gratuitamente ed è dedicata ai gruppi familiari composti da 2 a 5 persone (con almeno un maggiorenne e almeno un ragazzo di età inferiore ai 15 anni) che viaggiano insieme. Gli altri componenti del gruppo pagano il prezzo Base previsto per il treno ed il servizio utilizzato.
L’alloggio
Al bando alberghi (tanto cari in epoche remote), ben vengano gli appartamenti.
Liberi di fare come vogliamo e soprattutto quando lo decidiamo noi.
In appartamento si va e si viene, si può rientrare per far dormire le bimbe, si può scaldare il latte a qualsiasi ora, insomma ci si sente (quasi)come a casa.
Noi abbiamo scelto un appartamento vicino San Pietro su www.airbnb.it
Comodo, veloce, pratico. Con un sacco di recensioni per ciascun alloggio così da orientarsi meglio nella scelta. Certo un po’ di adattamento è necessario, ma con i bambini è la formula giusta e in più i costi sono decisamente competitivi.
La metropolitana
Eccola qua, temevo l’approccio metropolitana con il mio passeggino gemellare e tre pupe al seguito. Vedevo già Mister D portarsi in groppa il passeggino per scendere due tre rampe di scale mentre io dietro con due bimbe in braccio e la terza aggrappata ai pantaloni con la paura di perderla.
In realtà sono molte le metro con gli ascensori, quindi si scende con quelli, (anche due tre per la sola discesa) si sale in metro col passeggino, si scende e si torna su sempre in ascensore. Più facile di quello che credessi.
Il sito di riferimento per prendere informazioni è quello dell’ATAC che gestisce il trasporto pubblico a Roma
Inserendo l’indirizzo di partenza e quello di arrivo viene elaborato il percorso con l’indicazione delle metro da prendere, del tempo di percorrenza a piedi, e del tempo complessivo per arrivare a destinazione.
Le metro a Roma sono tre:
– la A in arancione (MA)
– la B (B1 e B) segnate in blu (MB)
– la C in verde (MC)
Ovvio che non l’abbiamo mai preso in orario di punta per non trovarci incastrati tra le porte col passeggino. Se la stazione Termini è attrezzata con gli ascensori per la salita e la discesa (trovarli però è come giocare alla caccia al tesoro) al Colosseo degli ascensori nemmeno l’ombra.
Siamo quindi risaliti in metro per spostarci una fermata più in là, al Circo Massimo, dove anche il montascale è inutilizzabile perché serve il personale preposto a fartelo partire. Ciao.
Mister D si è caricato il passeggino in spalla e io con le tre pupe al seguito ho iniziato la scalata gradino dopo gradino. Na faticaccia.
Ho riportato nella figura qui sotto le fermate della METRO A e METRO B/B1 con un pallino verde quando è presente l’ascensore.
Così la prossima volta se mi parte il microchip dello shopping in via Condotti (fermata Spagna) evito di portarmi anche le pupe in passeggino visto che manca l’ascensore….
Vabbè che per lo shopping siamo disposte a tutto ma portarsi trentachili sulle spalle per due rampe di scale mette a dura prova anche la più shopper più convinta.
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