Quando aspetti gemelli la magia della gravidanza un po’ si scolora di fronte alla pianificazione di ogni evento.

Sai che sono due (e saperlo fin dagli inizi è sicuramente un bene), sai quando partorirai perché nella maggior parte dei casi ti faranno un cesareo programmato, sai addirittura il sesso (a volte senza neanche averlo chiesto) di entrambi e ti sembra di conoscerli già attraverso le immagini delle ecografie a cui ti sottopongono.

Si riduce lo spazio dell’immaginazione, del “chissà quando, chissà chi, chissà come” e anche per chi ti circonda ormai sei quella “gravida di due femminucce che dovrebbe partorire tra cinque giorni”.

Poco poetico appunto.

L’ultima cosa che tutti vorrebbero sapere per completare il quadro delle informazioni è il nome. I NOMI. Come le chiamerete? Avete deciso i nomi? Il toto nomi impazza durante tutti i nove mesi di gravidanza.

E i più furbi sono quelli che, con voce suadente lo vanno a chiedere direttamente alla sorellina maggiore, che, nella sua beata innocenza, confessa a tutti l’unico segreto che tu vorresti rimanesse tale, salvo poi guardarti con occhi smarriti.

Così decido di correre ai ripari. Una sera prima di addormentarci dico a Giorgia che forse dovremmo inventarci dei nomi buffi per evitare di dire a tutti in anteprima i nomi delle sue sorelline. Ed è lei a darmi una soluzione geniale.

E quindi immaginate una bambina di 4 anni che l’indomani, di fronte all’ennesima nonnina curiosa che la guarda amorevolmente e che le chiede “ma come si chiameranno le tue sorelline?” guarda me con gli occhietti furbi e poi dice serissima: “Suzy Pecora e Peppa Pig”.

Mitica Giorgia.